“Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto”.
Nazim Hikmet
There is a poet in all of us
“Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto”.
Nazim Hikmet
“Sei la mia schiavitù sei la mia libertà, sei la mia carne che brucia, come la nuda carne delle notti d’estate, sei la mia patria, tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi, tu, alta e vittoriosa”…
Nazim Hikmet
“Ti sei stancata di portare il mio peso, ti sei stancata delle mie mani dei miei occhi della mia ombra, le mie parole erano incendi, le mie parole eran pozzi profondi, verrà un giorno un giorno improvvisamente sentirai dentro di te le orme dei miei passi che si allontanano e quel peso sarà il più grave”…
Nazim Hikmet
“Sei la mia schiavitù sei la mia libertà sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d’estate sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro”…
Titolo: “Sei la mia schiavitù sei la mia libertà” di
Nazim Hikmet