“Divina notte in cui Amore mi baciò. I sentieri erano di garofano. Campo di luna era in tono minore. lo ero una timida pecorella del Signore per un bianco cammino degli Allori. Arrivò l’Amore col suo biondo respiro e il giardino della mia anima fiorì delle rose del bacio e dell’incanto, tristi maghe del paese eburneo che il mio pianoforte stregato snocciolò”.
Federico García Lorca